Stagione agonistica 1990
La 53° edizione del Raid Pavia-Venezia
Ottavo sigillo in carriera di Antonio Petrobelli nel Raid Pavia-Venezia giunto alla 50° edizione che, a causa delle condizioni di basso fondale nel primo tratto di Ticino e Po, per la prima volta nella storia non vede il via da Pavia o dal Ponte della Becca, ma da Cremona.
Questo fatto però non snatura il fascino della gara in linea e nulla toglie al valore dell'impresa del campionissimo padovano che con il percorso ridotto a 240 Km e con l'arrivo fissato a Voltagrimana, impiega un tempo eccezionale di 1h 17' 30" alla fantastica media di 198,968 chilometri orari. Dietro al rosso "El Biso V°", (è questo il nome del tre-punti Celli-B.P.M. 8000 cc di Petrobelli), si piazza, a meno di due minuti, Fabio Buzzi che, portando in gara un tre-punti di sua costruzione motorizzato con un diesel Seatek, giunge al traguardo alla rilevante media di 195,145 Km/h. Buzzi, con questa prestazione crede finalmente di avercela fatta a raggiungere quella tanto agognata e mai ottenuta vittoria assoluta che, per l'impegno e la qualità dei mezzi da lui portati negli anni in gara, meriterebbe.
Purtroppo, per l'ennesima volta, deve inchinarsi allo strapotere di Petrobelli che, con questo successo nel Raid, stabilisce un record difficilmente superabile e quindi destinato a durare nel tempo. A completare il buon risultato degli scafi entrobordo nella edizione 1990 del Raid abbiamo anche il terzo posto assoluto del viadanese Mauro Danini (R.Molinari-Lamborghini) e la notevole prova di Giuseppe Casanova che a bordo del suo racer (Clerici-Alfa Romeno R2000N) occupa la quinta posizione assoluta preceduto dal catamarano Lucini-Mercury di Formula 3000 del pavese Maurizio Caramelli, ex entrobordista passato al fuoribordo.
Da non dimenticare che Petrobelli abbina alla vittoria del Raid l'ottava Coppa d'Oro Theo Rossi di Montelera per la velocità ragguardevole (192,907 Km/h) fatta registrare nel settore Revere- Pontelagoscuro.
Le altre gare di fondo
Dal Raid é obbligo passare al Giro del Lario che vede il ritorno alla vittoria di Tullio Abbate (l'ultima affermazione é datata 1972). E' un risultato conseguito tenacemente con una media oraria di tutto rispetto (167,740 Km/h), anche se inferiore a quella stabilita nel 1988 da Eugenio Molinari. Abbate dispone di un nuovo catamarano entrobordo della classe R°° di sua costruzione motorizzato B.P.M. con il quale torna a far sua anche la Centomiglia del Lario realizzando la media oraria più alla nella storia della competizione (164,840 Km/h). Ma non é tutto: sulle ali di questa prestazione Abbate si ripete anche nell'edizione della Centomiglia 1991 migliorandosi con 165,300 Km/h.
Nelle gare in circuito Adriano Muggiati fa il bis nel difficile e bellissimo Campionato Italiano della classe R2000N dove riporta al successo il catamarano Lucini-Alfa Romeo magistralmente preparato dal suo esperto meccanico Carlo Papetti.
In campionato gli avversari più temibili si rivelano ancora i vari Lambri, Leidi, Brigada, Zantelli, Bernasconi che arrivano in quest'ordine, alla guida dei loro catamarani, nella classifica finale ove é presente un solo racerista: Casanova.
Deludente, invece, l'altro campionato nazionale, ovvero quello della classe R1500N che, dopo il discreto consenso ottenuto l'anno prima, si impoverisce di concorrenti (solo 4) e vede vincitore Natale Lucini su di un catamarano costruito dal padre Giampiero, davanti a Walter e Giuseppe Cabrini e a Eugenio Maini, quest'ultimi due al debutto nella categoria. Tutti i concorrenti si schierano su scafi catamarani e motori Alfa Romeo.
Alla fine della stagione la classe R1500N, non rientrando più nei programmi futuri della Federazione, viene soppressa dal calendario nazionale. Dal 1991 resterà titolata la sola R2000N.
Purtroppo anche nel 1990 un altro lutto colpisce la motonautica italiana: scompare in un incidente di gara l'ex entrobordista parmense Alcide Ballotta, da poco ritornato alle competizioni. Ballotta utilizza in gara un vecchio catamarano Molinari, di cui si era già servito in passato con buoni risultati nella classe Entrobordo Corsa R3 2000 cc Tale mezzo risulta però piuttosto datato per essere modificato da entrobordo a fuoribordo e rimanere competitivo tra i concorrenti della nuova Formula 3000.
Il destino beffardo lo colpisce proprio sulle acque di casa del Po, in località Stagno di Roccabianca (PR), durante una prova del campionato di durata.
Lo scafo si rovescia drammaticamente e, nonostante i celeri soccorsi in acqua e un pronto trasporto in elicottero al vicino ospedale di Parma, per lo sfortunato campione non c'è più nulla da fare.
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Stagione agonistica 1991
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