Stagione agonistica 1989


I titoli internazionali della classe R2000
Le acque del fiume Po, a Cremona, sono teatro del Campionato Europeo degli Entrobordo Corsa R2000. Ancora una volta il favorito d'obbligo è il pilota di punta del Club Nautico Pavese Pier Luigi Brigada più che mai pronto a ripetere l'incredibile "grande slam" (Mondiale, Europeo, Italiano) conseguito in questa classe nel 1988.
Ad insidiare Brigada e il suo catamarano Clerici-Mercury ci sono gli altri azzurri selezionati ovvero: Arturo Bernasconi, pure lui in gara con un complesso simile a quello di Brigada, Paolo Zantelli, sempre con un catamarano Clerici, ma motorizzato Alfa Romeo, Adriano Muggiati con un catamarano Lucini-Alfa Romeo, Emilio Capelli e Virgilio Molinari, ancora con i racer Lucini-Alfa Romeo.
La presenza straniera è ridotta al solito svedese Roland Paulsson, quasi sempre presente nelle gare internazionali della R2000, con il suo catamarano Navis mosso da un Renault Turbo. Un mezzo, sulla carta, molto competitivo, ma che in gara non è mai in grado di esprimere il suo potenziale.
Al razzo di partenza della prima manche il più lesto a prendere le redini della corsa è Bernasconi seguito da Brigada; quest'ultimo poi riesce a recuperare, passa in testa e si aggiudica la prova. Fuori gioco già nelle battute iniziali e con nessuna chance di riprendere la corsa è il pilota parmense Paolo Zantelli.
Buona invece la prova offerta da Muggiati, terzo classificato, con il suo bellissimo catamarano che però non riesce a reggere il confronto con i veloci mezzi dei primi due.
Nella seconda manche sia Bernasconi che Muggiati incappano nel declassamento per partenza anticipata e così per Brigada la vittoria è più che altro una formalità.
Dietro al vincitore troviamo i due racers di Molinari e Capelli che giungono al traguardo con distacchi abissali.
Esce di scena in questa seconda manche lo svedese Paulsson; francamente la sua prestazione è piuttosto scialba, praticamente mai in lotta per le posizioni di prestigio.
Brigada domina anche la terza frazione e si riconferma per il secondo anno Campione Europeo. Nell'ultima frazione si impone Bernasconi davanti a Muggiati e Brigada, questi sceso in acqua per onor di firma, in quanto già matematicamente campione.
Classifica finale Campionato Europeo R2000: 1° Pier Luigi Brigada, 2° Arturo Bernasconi, 3° Adriano Muggiati.

Sul finire della stagione, sempre sul fiume Po, a Casale Monferrato, si disputa la gara che assegna il Titolo Mondiale ancora per la R2000.
Oltre al campione in carica Brigada la squadra italiana ripresenta gli stessi componenti del Campionato Europeo di Cremona ad eccezione del pilota locale Capelli sostituito dal piacentino Cipriano Lambi. Più consistente la presenza dei piloti stranieri: per la Svezia scendono in acqua tre catamarani condotti da Ronald Paulsson, Kjell Gahmberg e Lars Norman.
Paulsson ripresenta il suo Navis-Renault Turbo, Gahmberg utilizza un Seebold-Renault, mentre Norman, ingegnere di Stoccolma Campione Svedese nel 1987-1988-1989 opta per un Suzuki Turbo. L'altro concorrente straniero, il francese Paul Garnier, schiera pure lui un catamarano azionato da un propulsore Renault Turbo.
In Francia Garnier gode di ottima fama essendo un pilota molto esperto che ha gareggiato in diverse categorie sia fuoribordo che entrobordo e per essersi aggiudicato anche importanti classiche come la "6 ore di Parigi" e la "24 ore di Rouen".
Diversamente da Cremona, dove gli scafi nelle quattro manche hanno preso il via nel modo classico, ovvero con partenza lanciata scandita dall'orologio, in questa circostanza si sperimenta il via con gli scali fermi al pontile; per quanto concerne la prima manche lo schieramento è fatto rispettando l'ordine dei tempi realizzati nella sessione di prove cronometrale ed in seguito basandosi sull'ordine d'arrivo della frazione precedente.
Sebbene Pier Luigi Brigada detenga la pole position, il più lesto a scattare al semaforo verde e a portarsi in testa nella prima frazione è il comasco Arturo Bernasconi.
Brigada intuisce subito che Bernasconi, in questo avvio di gara, dispone di una marcia in più, così si lancia all'inseguimento senza però riuscire a superarlo regolarmente. Riesce invece nell'intento attuando una manovra assolutamente vietata dal regolamento, cioè passando dietro ad un isolotto prospiciente il circuito ed abbreviando così il percorso.
Brigada, tra lo stupore di Bernasconi e del pubblico, si porta in prima posizione, ma la sua bravata dura poco; per il pilota pavese è pronta la bandiera nera che il giudice di gara sventola obbligandolo a fermarsi.
Bernasconi vince la manche e il successo azzurro viene completato dagli altri piloti di casa nostra che occupano le prime quattro posizioni. Secondo, infatti, si classifica Muggiati, terzo Lambri, quarto il grintoso Virgilio Molinari (unico concorrente in gara con un tre-punti), quinto Zantelli e a seguire i tre svedesi Norman, Paulsson e Gahmberg. Fermo ancora prima del via, per la rottura della trasmissione, il francese Garnier che una volta riparato il guasto rientra in corsa nelle manche successive.
Nella seconda e terza manche è ancora Bernasconi a dominare con Brigada sempre in seconda posizione ed a sorpresa in terza Lars Norman che precede i nostri Muggiati e Lambri. Lo svedese dopo un inizio un po' sofferto mostra la buona competitività del suo catamarano. In virtù delle tre vittorie ottenute Bernasconi si laurea matematicamente Campione Mondiale R2000 1989.
Nell'ultima frazione Bernasconi e Brigada cercano un abile gioco di squadra per permettere a Muggiati di ottenere il terzo gradino del podio, così da rendere totale il successo della squadra italiana.
Muggiati si porta in testa alla prova, dietro di lui Norman, sempre più competitivo, con Brigada e Bernasconi che cercano di contrastare lo svedese impedendogli di attaccare Muggiati.
Però, a poco più di un giro dal termine del campionato, Brigada che occupa la seconda posizione inseguito da Norman, è vittima di un incidente che per fortuna si risolve senza danni fisici ma che gli preclude un piazzamento sul podio. La manche è vinta da Muggiati davanti a Norman, Bernasconi e Lambri.

Esaurito l'argomento titoli internazionali R2000 è doveroso approfondire anche il discorso campionati nazionali entrobordo che nel corrente anno riguarda due classi: la R2000N e la neonata R1500N; quest'ultima, voluta con l'intento di ricreare un "serbatoio" di nuovi piloti per la classe maggiore, in realtà avrà vita breve.
La R1500N è un concentrato di novità e annovera al via anche alcuni catamarani di moderna concezione dotati di "semi-capsula" di sicurezza, come ad esempio quelli costruiti dal lariano Lucini, nel suo evoluto cantiere, per il figlio debuttante Natale e per il rientrante pavese Arialdo Marazzi. Anche il costruttore Franco Clerici, per la figlia Milena, appronta un nuovo catamarano, privo però di capsula di sicurezza, ed ancora Lucini realizza due piccoli racer per le giovani leve della motonautica pavese, da sempre prodiga di piloti, Massimo Gavazzi e Paolo Romagnoli.
Questa è la lista degli scafi costruiti appositamente e dei relativi piloti, ma l'elenco degli iscritti al campionato annovera anche nomi che nel breve faranno parlare di sé, come ad esempio Walter Cabrini che gareggia su di un catamarano Lucini già usato da Muggiati e Dino Zantelli (fratello di Paolo) che utilizza un vecchio "guscio" tre-punti Lucini e Frigerio a guida avanzala costruito negli anni '70 per la classe Fiat 128 e rimesso a nuovo dal preparatore motoristico Ivo Speroni di Colorno, improvvisatosi per l'occasione anche restauratore di legni.
Dal lato motoristico non si nota niente di nuovo; tutti i partecipanti utilizzano propulsori Alfa Romeo (purtroppo però come ormai accade da anni non vi è nessun coinvolgimento diretto da parte della casa madre). Sono pertanto blocchi motore recuperati da vari rottamai e marinizzati grazie alla bravura dei preparatori.
La classifica finale del Campionato Italiano, dopo le prove disputate nelle località di San Nazzaro, Barcis, Capodimonte, Gavazzo, Auronzo, Chignolo, Casale Monferrato, vede al primo posto Arialdo Marazzi ed in seconda posizione Milena Clerici. Buone anche le prestazioni fornite dai debuttanti Natale Lucini, Dino Zantelli, Gavazzi e Romagnoli.

Nel Campionato Italiano dell'altra classe entrobordo (R2000N) si raggiunge il ragguardevole numero di diciotto partecipanti, con esaltanti prove organizzate a Piacenza, Milano-Idroscalo, Sarnico, Boretto, Taranto, Marta, San Nazzaro, Auronzo e Chignolo. Tra gli scafi portati in gara suscita molto interesse il catamarano del pilota pavese Muggiati costruito dal cantiere Lucini con le stesse caratteristiche, cioè con semi-capsula di sicurezza, di quello impiegato da Marazzi nella classe minore.
La novità della capsula rappresenta, per i catamarani entrobordo, un deciso passo avanti in tema di sicurezza del pilota (tali precauzioni sino ad allora erano presenti solo sugli scafi di F1 In-Shore). Al costruttore comasco Lucini va quindi il merito di credere in questa soluzione che garantisce e salvaguarda, almeno in parte, l'incolumità del pilota in caso di urto e rovesciamento.
Muggiati con questa imbarcazione, interrompe, dopo due anni, il dominio dell'altro pilota pavese Brigada e riesce, dopo alcune stagioni di mancati successi, ad aggiudicarsi il tricolore di categoria. Il merito di tale vittoria va equamente diviso tra la grande classe del pilota e gli eccellenti catamarani che Lucini costruisce (anche quello di Marazzi si dimostra subito vincente).
La grande rivelazione della R2000N è però Paolo Zantelli, il quale contrasta fino all'ultima prova il vincitore pilotando l'ex catamarano Clerici col quale Brigada aveva dominato il tricolore dell'anno precedente. Anche Lambri, all'esordio nella R2000N, ottiene un significativo terzo posto nella classifica finale, mentre Brigada e Bernasconi, mattatori nella R2000, deludono a causa di una lunga serie di problemi motoristici.

Vorrei inoltre fare un apprezzamento particolare a Giuseppe Casanova il quale, per pura sfortuna, non è presente ai vertici della classifica finale R2000N. A Piacenza infatti, gara inaugurale del campionato, un guasto meccanico al suo racer lo priva di una meritata vittoria; a Samico, con acque piuttosto difficili, dovute al moto ondoso del Lago d'Iseo, si rovescia quando è in testa, dopo una manche fatta di sorpassi da manuale nei confronti dei catamarani.
E' interessante sapere che Casanova corre le prime tre gare di campionato con il quattro-punti Lucini vecchio di due anni (sicuramente il miglior racer tra quelli visti in gara) mentre il tanto agoniato nuovo quattro-punti Lucini gli viene consegnato solo a metà stagione e purtroppo non si rivela all'altezza del precedente mezzo.
Casanova dopo sole due gare decide di accantonarlo e opta per una altro scafo costruito da Clerici dietro chiare specifiche dello stesso pilota (in effetti questo racer lo si vedrà in acqua solo nel 1990).


Le gare di fondo
Nel Raid Pavia-Venezia si assiste alla meritata affermazione di Mauro Danini e del suo catamarano R.Molinari-Lamborghini della classe Entrobordo Corsa R°°. Il pilota di Pomponesco (MN) che si impone con il tempo di 2h 18' 08" e una media di 158,108 Km/h si aggiudica anche la Coppa Theo Rossi di Montelera, percorrendo il tratto Revere-Ponte lagose uro alla media di 151,863 Km/h. Questo successo interrompe l'incredibile serie di cinque vittorie consecutive stabilite dal 1984 al 1988 da Antonio Petrobelli, il quale, però, torna a far parlare di sé nel Trofeo Due Ponti a Boretto Po, dove con il suo racer classe R°° del cantiere Celli spinto da un B.P.M. si aggiudica per la nona volta la bellissima gara borettese consolandosi, in parte, del ritiro patito al Raid.

Per quanto concerne la Centomiglia del Lario segnalo la bella vittoria ottenuta da Carlo Bodega con il catamarano classe R°° Molinari-B.P.M. Il pilota bergamasco, con 157,020 Km/h, stabilisce anche la nuova media record della corsa. Eccellente anche la performance di Eugenio Molinari nell'altra gara lariana, il Giro del Lario: con questo ennesimo trionfo salgono a otto le vittorie assolute del plurititolato pilota-costruttore.


Stagioni agosistiche entrobordo
Stagione agonistica 1990