Stagione agonistica 1996
La 56° edizione del Raid Pavia-Venezia
Momentaneamente orfana del Campionato Italiano Racer 2000 cc la stagione 1996 passa alle cronache solo per tre importanti avvenimenti.
Il primo riguarda il successo conseguito, ancora una volta, dagli scafi racer alla 56° edizione della Pavia-Venezia. Un Raid caratterizzato dalla scarsa presenza d'acqua sia in Ticino che in Po e dalla conseguente difficoltà di navigazione per i concorrenti. Il percorso viene ridotto e l'arrivo fissato a Chioggia per un totale di 355 km rispetto ai 408 originari (con l'arrivo al Lido di Venezia).
Vince il pilota del Classic Silver Boat di Campione d'Italia Secondo Spacio che pilota un tre-punti Lucini-Alfa Romeo 2000 cc ed impiega un tempo complessivo di 2h 19' 50" (media 152,324 Km/h). A completare il successo della classe Racer 2000 troviamo in seconda posizione nella graduatoria assoluta, il parmense Giuseppe Casanova (Clerici-Alfa Romeo) con soli 23" di distacco. Giuseppe sfiora pertanto una vittoria che nel passato (1964-1965) il celebre padre Leopoldo aveva invece fatto sua. Di rilievo anche la buona prova dell'altro parmense Dino Zantelli, sempre su un racer di 2000 cc che pur terminando quarto assoluto, si aggiudica il Trofeo Theo Rossi di Montelcra per aver percorso il tratto Revere-Pontelagoscuro alla media di 146,862 Km/h.
Il record Maserati di Guido Cappellini
Il secondo avvenimento vede il pilota costruttore Tullio Abbate ritornare alla vittoria nella Centomiglia del Lario dove riconferma la sua indiscussa supremazia. Abbate porta al debutto un nuovo bellissimo catamarano in fibra di carbonio da lui progettato e dotato di capsula di sicurezza D.A.C.; un autentico bolide azionato da un 12 cilindri Lamborghini che verrà utilizzato anche negli anni a venire (dallo stesso Tullio Abbate nel 2002 e dal figlio Tullio Maria successivamente). Tale imbarcazione vanta il maggior numero di affermazioni nella storia della gara lariana con sei vittorie (1996, 1997, 2000, 2001 e 2002).
Per ultimo ci occupiamo del pluricampione mondiale di Formula 1 In-Shore Guido Cappellini che stabilisce sul Lago di Lugano, a Campione d'Italia, il nuovo record mondiale di velocità per gli Entrobordo Corsa classe 5000 cc Un'impresa storica poiché a motorizzare il catamarano di Formula 1 della D.A.C., in carbonio e fibre composite lungo 5,70 m e largo 2,30 m, è la Maserati, casa automobilistica dal passato glorioso anche nel campo delle competizioni motonautiche.
Regista di questa iniziativa, oltre alla Maserati stessa e ad un pool di sponsor, è però l'ex pilota comasco e costruttore dei meravigliosi scafi da turismo "Primatist" Bruno Abbate, il quale trova in Guido Cappellini l'uomo giusto per la riuscita dell'impresa.
L'interessante catamarano, più largo e pesante di un Formula 1, viene progettato e realizzato in tempi brevissimi anche grazie al supporto del geniale preparatore Romeo Ferraris che cura la messa a punto ed il montaggio del propulsore. Il motore base di 2000 cc (lo stesso montato sulle autovetture Ghibli), grazie ai due turbo compressori, è aumentato a 2800 cc e potrebbe pertanto rientrare nella classe 3000. Non essendo questa prevista dal regolamento U.I.M. lo scafo viene stazzato come classe 5000 che però prevede un peso minimo imposto piuttosto alto (600 Kg) e, malgrado il potente Maserati rappresenti una garanzia, fa temere che possa essere eccessivo per una cilindrata così piccola.
L'imbarcazione presenta linee aerodinamiche nuove: a poppa, sulla carenatura e una pronunciata pinna direzionale fissa, mentre sulla coperta, nella estremità finale dei due scarponi, vi sono dei piccoli alettoni, uno più avanzato con portanza positiva, l'altro più alto e più arretrato con effetto deportante. Il 4 novembre Cappellini, favorito anche dalle eccellenti condizioni climatiche (sole, acque calme e totale mancanza di vento) si lancia sulla base cronometrata e nei due percorsi regolamentari fa registrare la media record di 216,703 Km/h. con punte di velocità di 223 Km/h. Due giorni dopo, nel tentativo di migliorarsi, raggiunge anche i 230 Km/h pur non stabilendo un nuovo record.
Grazie a questo motore biturbo, definito senza ombra di dubbio "il più potente due litri al mondo", la Maserati, non ancora entrata nell'orbita Fiat-Ferrari, ottiene un risultato eccezionale che gli ridà prestigio anche nel campo motonautico.
|
Stagione agonistica 1997-1998
|