Stagione agonistica 1994


La tragica scomparsa di Antonio Petrobelli
L'anno della riscossa inizia invece in modo tragico. Infatti Petrobelli durante una sessione di prove sulle acque del Po a Pontelagoscuro è lanciato a oltre 200 Km/h con il suo bolide (Unlimited Light) quando improvvisamente incoccia in una secca e dopo essersi avvitato in aria atterra capovolto. Nella circostanza a nulla serve la capsula di sicurezza in quanto l'impatto è violentissimo e il pilota resta imprigionato nell'abitacolo.
Sono i Vigili del Fuoco di Ferrara a recuperare il corpo e ciò che resta del suo scafo disintegrato. E' probabile che nonostante la sua grande conoscenza del Po, a tradirlo siano state le inaspettate condizioni di basso fondale del fiume in quel punto.
Antonio Petrobelli è stato l'unico pilota capace di collezionare ben otto vittorie nel Raid Pavia-Venezia, un record che probabilmente rimarrà imbattuto. Il destino beffardo lo ha colpito all'età di 60 anni compiuti, età di tutto rispetto per un motonauta, compensata però da una grande lucidità e da una passione mai doma che lo spingeva a credere sempre nella ricerca di nuovi emozionanti traguardi quali ad esempio vincere il Raid per la nona volta e portare il record della gara ad oltre 200 Km/h. Il sogno è svanito proprio su quel Fiume che lui amava molto.


Le gare in circuito e di fondo
Nel 1994 si è svolta la seconda bellissima edizione del Campionato Italiano Racer 2000 cc disputatosi su cinque prove: Chignolo, Boretto, Campione d'Italia, San Nazzaro e Milano-ldroscalo. Tutte le gare si sono svolte su circuito breve, in due manche per giornata e sommatoria finale per ciascuna d'esse. Il numero dei piloti si è più che dimezzato rispetto all'anno precedente: un dato questo che, purtroppo, parla da solo. La classifica finale ha visto vincitore Giuseppe Casanova davanti a Marcandalli, Anselmi e Bianchi. Il campione di Colorno ha riconfermato così la sua grande preparazione e la competitività del suo scafo Clerici-Alfa Romeo.

Dal titolo nazionale della "resuscitata" classe Racer parliamo ora della 45° edizione della Centomiglia del Lario. Enrico Vidoli (ex pilota di Formula 1 In-Shore 1982-1986 e Off-Shore 1987-1990) ottiene la sua prima vittoria in questa "classica" a bordo del mastodontico catamarano Lucini motorizzato Lamborghini 12 cilindri della classe R°° (già utilizzato nel 1993 da Steve Curtis). Vidoli, facendo registrare una media oraria di tutto rispetto (186,352 Km/h) riesce a battere in volata Walter Ragazzi che gareggia su un catamarano Off-Shore.
La gara comasca è contraddistinta da numerosi ritiri illustri tra i quali è doveroso segnalare quelli di Guido Cappellini, Sandro Gianella, Tullio Abbate e dove invece si mette in luce il debuttante Guido Abbate (figlio di Bruno) che per l'occasione è in gara con uno scafo dello zio Tullio (imbarcazione già vincitrice sette anni primi con Stefano Casiraghi alla guida).

Purtroppo, pochi giorni dopo, in un tragico incidente stradale troverà la morte questa giovane promettente speranza della nostra motonautica che, tra l'altro, si chiamava come il nonno, grandissimo costruttore e campione degli anni cinquanta.


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