Stagione agonistica 1988
Il "Grande Slam" di Pierluigi Brigada
A Casale Monferrato, nel Campionato Europeo R2000, il due volte Campione Mondiale Roberto Savioli che si presenta con un nuovissimo catamarano del cantiere Clerici dotato per la prima volta di capsula di sicurezza (un bolide motorizzato Mercury del tutto simile a quello usato in Formula Grand Prix), è autore, durante le prove di qualificazione, di uno spaventoso incidente.
All'uscita di una virata il suo scafo, causa il distacco di uno scarpone, diventa inguidabile e finisce a tutta velocità con la fiancata contro le tribune di cemento adiacenti la riva. A fatica i soccorsi estraggono, dopo quasi mezzora di tentativi, lo sfortunato pilota che deve comunque la vita oltre che alle cinture di sicurezza anche al basso fondale del fiume Po che evita l'affondamento della struttura centrale dell'imbarcazione, per intenderci quella contenente la capsula di sicurezza e il pilota. Savioli che non subisce fratture, si ritrova però in stato di coma per alcuni giorni e una volta ristabilitosi dalla drammatica esperienza non ritornerà più a gareggiare.
L'incidente di Savioli toglie dalla corsa uno tra i più accreditati pretendenti al successo finale e così a trionfare è Pier Luigi Brigada, con un altro catamarano Clerici anch'esso motorizzato Mercury, già appartenuto allo stesso pilota-costruttore.
Brigada domina la competizione staccando gli avversari, tra i quali il sempre degno di nota Giuseppe Casanova che, con il suo racer Lucini-Alfa Romeo GTV da 175 HP conquista il secondo posto assoluto.
Dietro al pilota parmense si classificano lo svedese Roland Paulsson che, giunto a Casale con un catamarano Navis spinto da un Renault Turbo 1400 cc accreditato di 250 HP, non riesce in gara ad esprimere tutto il suo potenziale.
A seguire, in quarta e quinta posizione, troviamo l'inglese Leonard Moore, a bordo di un tre-punti a guida avanzata del cantiere Noone mosso da un Alfa Romeo e il francese Jacques Painvain con il catamarano R.Molinari-Renault Turbo.
Sfortunati gli altri azzurri: Bernasconi è perseguitato da varie noie meccaniche al suo catamarano Clerici-Alfa Romeo e Cerutti si ritrova out dopo solo mezzo giro durante le prove a causa della fragilità del suo complesso sperimentale (catamarano Clerici, motore Fiat 1300 Turbocompresso). Per concludere è giusto evidenziare che trovare in classifica piloti in rappresentanza di quattro nazioni in un campionato internazionale della Entrobordo Corsa è un evento non trascurabile.
A poco meno di un mese di distanza, sulle acque marine di Vastervik, località dislocata a circa 50 Km a sud di Stoccolma, si svolge, all'interno di un bellissimo fiordo dove è approntato un circuito triangolare, il Campionato Mondiale sempre della classe R2000. Da anni le gare che assegnano i titoli internazionali per queste categorie vengono organizzate in Italia; esiste un solo precedente sempre in terra svedese quando nel 1972 si disputò proprio la prima edizione del Campionato Continentale R3.
I piloti svedesi, essendo una ventina circa, per essere ammessi alla gara devono effettuare alcune batterie di qualificazione che promuovono al via anche i soliti Paulsson, Norman e i Gahmberg. Questi trovano sulla loro strada i piloti della nostra agguerrita spedizione che è formata dal neo Campione Europeo Brigada, da Casanova, Capelli. Leidi e Virgilio Molinari.
I mezzi degli italiani, in particolare il catamarano di Brigada e i racer di Casanova, Molinari e Capelli risultano nettamente superiori ai catamarani (alcuni dei quali anche piuttosto vetusti) degli svedesi.
Due vittorie di Brigada nelle prime due manches, con Virgilio Molinari sempre in seconda posizione e due di Casanova nelle rimanenti, con Brigada secondo nella terza frazione, permettono a quest'ultimo di aggiungere all'ancora "fresco" Titolo Europeo anche quello mondiale.
Nella classifica finale, dopo il vincitore, troviamo Virgilio Molinari, Casanova, Capelli e lo svedese Norman. E' un successo totale quello della squadra italiana che riconferma la validità della nostra scuola in campo entrobordistico.
In questa stagione Pier Luigi Brigada riesce anche ad aggiudicarsi, per il secondo anno, il Campionato Italiano della R2000N, centrando così il "grande slam". Per questa serie di gare dispone di un nuovo catamarano, sempre costruito da Clerici, ma dotato di motore Alfa Romeo preparato dall'esperto pavese Santino Fiorani.
Sebbene la maggior parte dei partecipanti al campionato della R2000N disponga di catamarani, nella graduatoria finale sono invece due racer ad occupare il secondo e il terzo gradino del podio pilotati rispettivamente da Casanova e Virgilio Molinari. L'era del catamarano è senza dubbio iniziata già da un bel po' ma il tanto bistrattato racer si dimostra ancora competitivo.
Passando alle gare in linea, bisogna rimarcare l'ennesima vittoria di Antonio Petrobelli nella 48° edizione del Raid Pavia-Venezia. Con questo successo, il quinto consecutivo, il campione padovano compie un'impresa storica che non ha eguali. Presentandosi a bordo di un nuovo tre-punti Celli-B.P.M. impiega un tempo di 2h 01' 15" (185,072 Km/h di media) e conquista anche, per la settima volta, la Coppa d'Oro Theo Rossi di Montelera (tratto Revere-Pontelagoscuro a 181,978 Km/h di media). Nella classifica assoluta, in seconda posizione, troviamo Remo Ranieri in gara con un nuovo tre-punti fuoribordo del cantiere Lucini e Frigerio iscritto nell'appena creata classe F3000.
E' questo un progetto che ricorda il famoso tre-punti fuoribordo vincitore del Raid con Carlo Rasini nel "lontano" 1969.
Non sono da sottovalutare anche le buone prove fornite da due raceristi di grande spessore quali Giuseppe Casanova e Remigio Telasio, entrambi alla guida di scafi Lucini-Alfa Romeo della classe R2000N che si classificano rispettivamente terzo e quarto.
Come sempre non mancano anche alcuni ritiri illustri: Annibale Beltrami. Mauro Danini, Giuseppe Landini, Fabio Buzzi e l'ex campione Off-Shore Carlo Bonomi, quest'ultimi scesi in acqua con possenti scafi della F.B. spinti dai nuovi propulsori diesel della neonata casa Seatek.
Al di là dei risultati sportivi, è però doveroso segnalare che in questo Raid aleggia un'aria triste, in quanto solo pochi giorni prima del via, durante una prova privata sul Po a Boretto, perisce in un incidente Franco Bonazzi, pilota luzzarese molto amato ed esperto.
Di lui ricordo con piacere le sue migliori performance in carriera quali il terzo posto assoluto nel Raid 1986, il successo nella 100 Km di fondo di San Nazzaro d'Ongina (PC) sempre nel medesimo anno ed anche le diverse stagioni corse nelle classi Fuoribordo Sport e Entrobordo Corsa (in particolare con la R3N 2000 cc).
Dopo il Raid un'altra grande prestazione ci arriva dal Giro del Lario con il ritorno alla vittoria di Eugenio Molinari. Il campione comasco, alla guida del potente e ormai collaudato tre-punti di sua costruzione motorizzato B.P.M. della classe R°°, stabilisce anche la nuova media record della corsa con 188,412 Km/h.
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Stagione agonistica 1989
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