Stagione agonistica 1986


Il Campionato Mondiale classe R2000
La U.I.M. (Union International Motonautique) ripropone, a distanza di tre anni, il Campionato Mondiale degli Entrobordo Corsa classe R3 2000 cc assegnando naturalmente l'organizzazione all'Italia. La manifestazione, chiamata "1° Gran Premio di Sissa", viene disputata sul nuovo circuito allestito sul Po dalla locale associazione nautica che ha sede a Torricella (PR).
Alla gara aderiscono sette concorrenti di tre nazionalità. Tutti i piloti italiani partecipano con catamarani: Adriano Muggiati (R.Molinari-Alfa Romeo), Arturo Bernasconi (Clerici-Alfa Romeo), Mario Pecci (Clerici-Alfa Romeo) e Roberto Savioli (R.Molinari-Mercury).
Avrebbe dovuto far parte della squadra italiana anche Franco Clerici, ma il pilota costruttore è costretto a dare forfait all'ultimo momento in quanto, il giorno precedente la gara, mentre stava effettuando un test sul Po dinanzi al suo cantiere, effettua uno spettacolare looping. Fortunatamente, a livello fisico subisce solo alcune contusioni, ma la rottura dello scafo preclude la sua partecipazione alla prova mondiale.
Peccato davvero perchè il veloce catamarano di sua costruzione motorizzato Mercury era un complesso dal potenziale uguale a quello di Savioli e avrebbe sicuramente reso più esaltante e incerta la lotta per la vittoria finale.
Ad insidiare (si fa per dire) la netta supremazia dei nostri piloti abbiamo in gara altri due catamarani pilotati rispettivamente dagli svedesi Kjell Gahmberg (Seebold-Renault) e da Roland Paulsson (Navis-Renault Turbo); mezzi di gran lunga inferiori se confrontati a quelli degli italiani.
Lo stesso dicasi per il francese Jean Paul Garnier in lizza con l'unico racer (Popoli-Alfa Romeo) gentilmente messogli a disposizione per la circostanza dal pilota parmense Giuseppe Casanova. Naturalmente la presenza in gara di questo pilota non lascia alcun segno tangibile.
La gara si svolge sulla distanza di quattro manches, si scarta una prova e si conteggiano i tre migliori piazzamenti; il circuito è di 1800 m e viene percorso dodici volte ad ogni prova.
Il pilota milanese Roberto Ravioli che dispone di un mezzo molto performante, si invola e vince la prima manche. Ma, colpo di scena, un giudice rileva da parte di quest'ultimo un urto di boa. Savioli viene così declassato, in questa prima prova, al quinto posto, preceduto dal vincitore Muggiati anche da Pecci, Bernasconi e dallo svedese Gahmberg, ma precedendo a sua volta gli "spenti" Paulsson e Garnier (per i quali il mondiale è da considerarsi pressoché finito).
Nelle altre manches non c'è storia: si assiste a perentori successi di Savioli (tre volte primo precedendo in seconda posizione per due volte Muggiati e una volta Pecci) che si aggiudica il suo primo e meritato alloro mondiale in camera.

In questa stagione è possibile assistere anche ad un interessante e combattuto Campionato Italiano per la classe R2000N (nazionale a restrizione) che si conclude con il sorprendente successo di Mario Pecci davanti a Muggiati e Bernasconi. E' un campionato che da tre anni è articolato su tre manches per giornata e che quest'anno si svolge sui seguenti campi di gara: Milano-Idroscalo, Orbetello, Boretto, Piacenza, Cremona, Lignano, nuovamente Milano e Bocca di Magra.
Per la prima volta questo campionato è vinto da un pilota alla guida di un catamarano. Malgrado i pochi racer rimasti forniscano spunti spettacolari ed a volte contrastino vigorosamente i più moderni catamarani, nessun trepuntista riuscirà più a vincere il titolo di questa categoria.

Tra le note dolenti della stagione gara 1986 vorrei ricordare anche il serio incidente occorso al pilota mantovano Franco Michelini.
Questi, durante la terza manche di Campionato Italiano in svolgimento sul Po a Cremona, a gara già vinta, mentre rientra agli alaggi, incoccia in un'onda piuttosto alta creata, senza troppi riguardi, da uno scafo addetto al salvamento intento, nella circostanza, a recuperare velocemente un altro concorrente rovesciatosi.
Il sobbalzo dello scafo tre-punti sull'onda fa scivolare dal posto di guida lo sfortunato Michelini che cadendo in acqua si procura, per il violento impatto, una lesione permanente ad un braccio che lo obbliga a rinunciare per sempre alle competizioni motonautiche.


Le gare di fondo
Nelle gare di durata assistiamo ad un'altra affermazione di Antonio Petrobelli e del suo entrobordo Celli-B.P.M. classe R°° che si aggiudica il quarto (le ultime tre consecutive) Raid Pavia-Venezia impiegando un tempo di 2h 04' 45" (media 179,880 Km/h). Vince anche la Coppa d'Oro Theo Rossi di Montelcra per la velocità più elevata (172,594 Km/h) conseguita nel tratto Revere-Pontelagoscuro.
Al posto d'onore nella graduatoria finale assoluta troviamo Carlo Bodega con il catamarano del cantiere R.Molinari motorizzato Mercruiser mentre terzo è Franco Bonazzi, fedele al tre-punti con guida avanzata costruito da Abbate e azionato da un B.P.M.; tutti i primi tre classificati concorrono nella classe Entrobordo Corsa R°° (illimitata).
Tra i ritiri illustri balza all'occhio quello di Fabio Buzzi che disgraziatamente finisce, ad una velocità di poco inferiore ai 200 Km/h, su una secca, rimediando la frattura di una gamba e la rottura di una parte del suo bellissimo rosso tre-punti spinto da un dodici cilindri Lamborghini.

A Boretto Petrobelli si impone, per la sesta volta (di cui quattro consecutive), nel prestigioso Trofeo Due Ponti con la notevole velocità media di 184,407 Km/h.
Dietro al vincitore si classificano il luzzarese Franco Bonazzi, con il solito tre-punti Abbate-B.P.M. e Remigio Telasio con un piccolo racer della R2000N.

Dal fiume Po passiamo al Lago di Como dove si rileva la sorprendente affermazione di Stefano Casiraghi nella Centomiglia del Lario.
Questo "famoso" personaggio italiano, appassionato motonauta, gareggia per il Principato di Monaco e alterna alle gare Off-Shore anche qualche rara partecipazione in prove di fondo con scafi In-Shore.
Casiraghi, da due anni cliente e pilota della scuderia di Tullio Abbate, accetta la proposta dello stesso costruttore di riportare in gara, alla Centomiglia, un suo glorioso scafo quattro-punti stazzato per la classe Entrobordo Sport S°° e motorizzato con un 12 cilindri Lamborghini. E' un complesso che Abbate, qualche anno addietro, utilizzò con un altro propulsore, stabilendo un importante record della classe Diesel.


I primati dei piloti della scuderia FB Marine
L'annata in corso viene anche ricordata per i record mondiali di velocità conseguiti nel mese di ottobre, sulla base misurata di Moregallo, da Fabio Buzzi, Fulvio Bertinetti e Giorgio Villa con i propulsori Lamborghini.
Buzzi, ristabilitosi dallo spaventoso incidente occorsogli al Raid e riparato lo scafo incidentato, stabilisce, con un motore Lamborghini Countach 5000 cc, il nuovo primato per la classe Entrobordo Corsa R5 con 203,736 Km/h.
Impiegando sempre la stessa imbarcazione, ma con un altro propulsore di cilindrata superiore (5700 cc), Fulvio Bertinetti realizza il record di velocità per la classe Entrobordo Sport S6 con 203,830 Km/h. Infine tocca a Giorgio Villa migliorare altri due significativi primati di velocità nelle classi Entrobordo Sport S5 e Corsa R6, rispettivamente con 192,617 Km/h e 213,958 Km/h.


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Stagione agonistica 1987