Stagione agonistica 1977


Anche nel 1977 il successo della classe R3N è consolidato grazie alla presenza in acqua di oltre venti piloti. Per ovvie ragioni di sicurezza, specialmente in alcuni circuiti, gli organizzatori si trovano spesso costretti a suddividere il gruppo dei partenti, per ciascuna delle prove, in due batterie.

Chiaramente per ogni prova si stila una classifica unica sulla base dei tempi conseguiti da ogni singolo concorrente. Questo avviene già alla gara d'apertura del Campionato Italiano, inserita nel programma del classico Gran Premio Internazionale Fiera di Milano all'Idroscalo.
Davanti a circa 20.000 spettatori i racer della R3N 2000 cc offrono ancora una volta un entusiasmante spettacolo, degno del folto pubblico presente che, per l'occasione, a distanza di due anni torna a gustarsi la "grande" motonautica in quello che è definito uno dei migliori bacini artificiali al mondo per manifestazioni acquatiche.

Il campionato prevede otto gare sparse lungo l'intera penisola: Milano-Idroscalo, Castelgandolfo, Boretto, Valenza Po, Omegna, Pontelagoscuro, Pavia e Siracusa. Dopo avvincenti e combattuti duelli la spunta il milanese Amleto Ruggeri che, con il suo racer Molivio-Alfa Romeo, si impone su avversari del calibro di Petrobelli, Guido Calmi, Virgilio Molinari, Moraglione, Benaglia, Prospero e Mora. Per Ruggeri che gareggia con i colori C.N.P. (Club Nautico Pavese) è un titolo meritato che ripaga le sue indiscusse qualità di entrobordista, già messe in risalto precedentemente. In aggiunta al Campionato Italiano, sempre per la classe R3N, si svolgono, nel corso della stagione, anche alcune gare a carattere nazionale. In una di queste e precisamente quella svoltasi sul Po a Piacenza, la RAI offre la diretta con il commento di uno dei più grandi telecronisti calcistici dell'epoca: Nando Martellini.

Nella seconda edizione del Campionato Tricolore della Formula Fiat 128 il successo arride a Luigi Zarantonello; il pilota della M.A.M. (Motonautica Associazione Milano) precede, nella graduatoria finale Adriano Muggiati e Guido Cornacchione.
A riprova di come la "nostra" Federazione (F.I.M.) ha operato bene in proiezione futura, questa formula promozionale, formata da piccoli Entrobordo Corsa monomarca, riconferma le buone performance velocistiche già evidenziate nel campionato scorso ed accresce numericamente.


Ad Annibale Beltrami il Raid Pavia-Venezia
Anche nell'anno in corso continua il successo degli entrobordisti nelle gare di fondo. L'avvocato pavese Annibale Beltrami, ex Campione Europeo della classe Entrobordo Sport S°°, ottiene una grande prestazione centrando la vittoria assoluta nel 37° Raid Pavia-Venezia.
Beltrami realizza, sui 383 Km di gara, un'ottima media generale (168,825 Km/h) avvalendosi del suo vincente tre-punti del cantiere Eugenio Molinari spinto da un B.P.M. 8000 cc; uno scafo con la spiccata forma dell'Entrobordo Sport ma per l'occasione iscritto tra i Corsa (R°°).
Il successo del pilota pavese acquista ulteriore valore in quanto riesce a sopravanzare il catamarano entro-fuoribordo Mercruiser di Colnaghi, vincitore delle ultime due edizioni del Raid e sul grande favorito Renato Molinari, alla guida di un suo catamarano classe OZ.
Interessante anche il quarto posto assoluto di Renato Moraglione con il suo racer classe R3N 2000 cc (Popoli-Alfa Romeo) che precede Giuseppe Mattioli e il suo glorioso Celli-Alfa Romeo di cilindrata superiore (R4 2500 cc).


La vittoria di Leopoldo Casanova al Trofeo Due Ponti
Dopo il Raid è doveroso occuparci del Trofeo Due Ponti, dove il mai domo Leopoldo Casanova, a sorpresa, ritorna sugli scudi e si aggiudica la nona edizione della ormai classica di fondo borettese. Il campione parmense, ben assecondato dal suo racer Lucini e Frigerio-Alfa Romeo Montreal, trionfa approfittando della sfortuna capitata ad Antonio Petrobelli, vincitore virtuale e morale, ma escluso dalla classifica in seguito alla perdita di un tubo di scarico del suo Timossi-B.P.M. In ogni caso occorre dire che la corsa di Casanova è un piccolo capolavoro in quanto, come sempre, da prova della sua indiscussa classe resistendo agli attacchi portati da Besagni e Ulrich, entrambi con mezzi di maggior cilindrata.

Nel Giro del Lario la sorpresa è ancora maggiore in quanto il vincitore, Luciano Gandola è alla guida di uno scafo entrobordo della classe Turismo Veloce Nazionale costruito dal cantiere Mostes e azionato da un propulsore Holman Moody. Anche in questo caso il vincitore si impone grazie ad un evento in parte fortunoso: lo svizzero Ulrich, primo al traguardo, viene squalificato per un errore di percorso.
Da segnalare il ritiro del favorito d'obbligo, Eugenio Molinari, costretto a fermarsi per la rottura del bilanciere, mentre Annibale Beltrami, afflitto da diversi problemi, non va oltre il terzo posto assoluto preceduto anche dall'altro monocarena della TVN2 di Gianni Isella.
Ed anche la presenza nella TVN1 5000 cc del cantante Nicola Di Bari (al secolo Michele Scommegna) che però si ritira poco dopo il via a causa di problemi meccanici.

Occorre ancora soffermarci sugli scafi delle classi TVN in quanto questi mezzi, nati per lo sci­ nautico e giustamente valorizzati dalla federazione anche nelle gare motonautiche, ottengono un altro importante risultato anche alla Centomiglia del Lario: il vincitore Giuseppe Todeschini è alla guida di un Mostes-B.P.M. 8000 cc della TVN2.

In chiusura d'annata, sul Po a Piacenza, durante lo svolgimento di una gara nazionale della classe R3N 2000 cc, il pilota ferrarese Vittorio Benini incappa in un grave incidente. Il Campione Italiano 1976 della Formula Fiat 128, passato in questa stagione alla classe maggiore, è vittima di un pauroso looping le cui conseguenze sono tali da obbligarlo ad abbandonare definitivamente l'attività motonautica.

Voglio in oltre ricordare la prematura scomparsa, per una grave malattia, dell'ex Campione Italiano 1974 R3N, Ernesto Luigi Preda.


Il record classe diesel di Tullio Abbate
Tra gli avvenimenti più importanti che contraddistinguono la stagione in corso vi è il nuovo record mondiale di velocità conseguito da Tullio Abbate per la classe riservata ai propulsori diesel.
Prima di Abbate i tentativi di record andati a buon fine furono quelli ottenuti nel 1971 da Renato Molinari che sfiorò i 110 Km/h e da Livio Macchia, l'anno dopo che con uno scafo Abbate-Perkins ottenne 126,057 Km/h.
Tullio Abbate nel 1977, sulle acque del Lago di Como martoriato dalle avverse condizioni climatiche (pioggia, forte vento ed un'insidiosa onda lunga), riesce ugualmente a raggiungere la velocità di 140,625 Km/h. Il pilota costruttore comasco si avvale di uno scafo in legno con carena quattro-punti realizzato nel proprio cantiere e motorizzato Fiat Aifo CP 3 SM. Si tratta di un propulsore diesel 4 tempi con cilindrata di 7.412 cc e una potenza di 325 HP a 2700 giri/minuto che per la sua notevole dimensione (600 Kg. di peso) è curiosamente installato senza carenatura.

Questo nuovo record però durerà poco: ad Abbate ed ad Aifo risponderanno nel 1978 un altro cantiere ed un'altra famosa casa di motori diesel: la F.B. di Fabio Buzzi e la V.M.


Stagioni agosistiche entrobordo
Stagione agonistica 1978