Stagione agonistica 1976
Il debutto della classe promozionale Fiat 128
Nel biennio 1976-1977 la U.l.M. rinuncia ad organizzare le gare che assegnano i Titoli Continentali e Mondiali per le categorie R1 1000 cc e R3 2000 cc, mentre in Italia il nostro entrobordismo è concentrato esclusivamente sulle classi nazionali.
La F.l.M. infatti istituisce il Campionato Italiano per i piccoli Entrobordo Corsa della Formula Fiat 128 che vede i piloti confrontarsi con uguali possibilità di vittoria poiché gli scafi monotipo di vetroresina e legno a loro disposizione sono tutti costruiti in serie dal cantiere Lucini e Frigerio in sinergia con la F.B. Marine Design di Fabio Buzzi.
Queste imbarcazioni sono equipaggiate con lo stesso motore delle autovetture Fiat 128 Coupé SL 1300 cc (serie 128 AC-ON-00679867 FIA N 5441) con accensione a spinterogeno a puntine e 85 HP; unica variante ammessa, lo scarico libero. Il peso minimo di scalo e motore è di 285 Kg.
Le premesse più che positive per questa classe promozionale, già intraviste nel 1975 con le prime apparizioni sia in gare di fondo che in una corsa a carattere dimostrativo a Peschieta del Garda, trovano il loro massimo consenso al via della prima gara di Campionato Italiano a Sarnico, dove nelle due prove si contano tredici concorrenti. Per alcuni di loro si tratta di un vero debutto, non solo in questa formula, ma anche nelle competizioni motonautiche in generale.
L'interessante campionato che si svolge su sette bellissime gare (Sarnico, Taranto, Valenza Po, Peschiera del Garda, Sacca di Colorno, Auronzo e Bastida Pancarana) vede vincitore il ferrarese Vittorio Benini.
Ottime anche le prestazioni fornite da altri piloti quali Zarantonello, Muggiati, Massoni, Telasio, Casucci, Testa, Fogli, Cornacchione; nomi che in breve tempo saliranno agli onori delle cronache in questa ed altre classi.
Nell'altra categoria entrobordistica (R3N 2000 cc), si registra, durante la stagione, il ritorno alle gare in circuito con i racer, di Antonio Petrobelli e Guido Caimi.
Il primo che non aveva trascurato le classiche corse di fondo, mancava da circa due stagioni nel "circuito breve"; l'altro si ripresenta dopo una parentesi con i Fuoribordo Corsa.
Un altro importante debutto con gli R3N è quello di Nicola Mora, già apprezzato pilota in varie specialità e figlio dell'indimenticabile Paolo, campione motonauta negli anni '40-'50 nelle classi fuoribordo. Anche Renato Molinari, a Sarnico, prende parte al primo appuntamento del Campionato Italiano R3N, ma la fortuna non gli è amica. Dopo aver vinto la prima manche, dominando l'intero lotto di avversari a bordo del catamarano di sua costruzione motorizzato Alfa Romeo, si vede privato del successo per non avere in dotazione sullo scafo la pagaia, come invece previsto dal regolamento. Nella seconda prova un discusso declassamento per partenza anticipata non fa altro che alimentare le già notevoli polemiche.
Durante il campionato si registrano nelle varie prove diversi successi di Petrobelli, Virgilio Molinari e Ruggeri (quest'ultimo vera rivelazione), e sul finire della stagione anche del rientrante Caimi.
Alla fine però il Titolo Tricolore 1976 della R3N è vinto dal grintoso Ermes Prospero, il quale vince poche gare ma ottimizza i risultati come Niki Lauda (campione con la Ferrari di F. 1 in quegli anni) e totalizza, gara dopo gara, sempre punti preziosi.
Al secondo posto nella classifica finale ritroviamo, come l'anno precedente. Renato Moraglione. Per quanto concerne le gare di fondo, nell'anno in corso, sono solo tre le vittorie assolute riportate dai "nostri" entrobordisti.
Giuseppe Colnaghi rivince alla grande la 36° edizione del Raid Pavia-Venezia sempre con lo stesso catamarano A.Molinari-Mercruiser.
Per il campione milanese è un'altra affermazione che riconferma quanto sia sempre più attuale e serrato il confronto tra gli scafi entrobordo e fuoribordo. In questo Raid, nella graduatoria finale, il vincitore precede i Fuoribordo Corsa di Renato Molinari e del sorprendente Teresio Lupano. Quarto assoluto si classifica il tenace Leopoldo Casanova, con il suo racer Lucini e Frigerio-Alfa Romeo "Montreal", autore di una performance che ha del memorabile.
In piena velocita Casanova viene sbalzato fuori dal pozzetto di guida e rimanendo fortunatamente illeso, riesce a risalire sull'imbarcazione e a riprendere la corsa riuscendo addirittura ad ottenere la velocità più elevata nel tratto Revere-Pontelagoscuro, prestazione che gli vale l'assegnazione della Coppa Montelera.
Nel Trofeo Due Ponti a Boretto Po, Antonio Petrobelli migliora in modo netto il primato della corsa che lui stesso deteneva. Il successo del pilota padovano è completato, nella classifica generale, dal piazzamento in seconda posizione di Roberto Brunelli seguito da Antonio Bcsagni, tutti alla guida di gloriosi scafi Timossi-B.P.M. 8000 cc iscritti nella classe R°°.
Per concludere segnalo la meritata vittoria di Eugenio Molinari nel Giro del Lario, sempre alla guida di un tre-punti di sua costruzione azionato da un B.P.M. 8000 cc Buona anche la media (161.821 Km/h) pur se inferiore a quella stabilita da lui stesso nel 1974.
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Stagione agonistica 1977
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