Stagione agonistica 1973
Le nuove classi degli Entrobordo Corsa
La F.I.M., nel tentativo di rilanciare le sorti piuttosto avverse in cui il nostro entrobordismo si ritrova, vaglia, nel 1973, un piano di rinnovamento e introduce due novità.
La prima di queste è l'inserimento, su proposta dell'A.N.P. (Associazione Nazionale Piloti), di una nuova formula nazionale stock costituita da piccoli tre-punti aventi una cilindrata di 1300 cc; l'intento è quello di avvicinare i neofiti allo sport motonautico ed in particolare al settore racer.
I primi esperimenti per questa nuova formula vengono effettuati utilizzando scafi già esistenti ed appartenuti ad altre categorie; il programma vede però particolarmente interessali due perspicaci costruttori.
Prima Tullio Abbate e successivamente il nuovo cantiere Lucini e Frigerio di Lipomo (CO), varano, tra il 1973 e il 1974, una soluzione abbastanza simile, ovvero uno scafo con carena tre-punti a guida avanzata e motore installato posteriormente di cilindrata prestabilita 1300 cc (Fiat 128 X1/9 4 cilindri da 75 HP). La differenza più evidente tra i due progetti è data dalla carenatura dello scafo: più Corsa per il Lucini e Frigerio (con abitacolo carenato) e più sport quello di Abbate (con abitacolo più aperto). Dopo aver effettuato le prime prove, la scelta definitiva cade sul mezzo costruito dal cantiere Lucini e Frigerio. Occorre però attendere il 1975 per vedere ufficialmente in acqua questa nuova formula promozionale nazionale.
La seconda importante novità riguarda l'immediato debutto della classe racer R3N 2000 cc. Questa nuova categoria che nasce dalle ceneri delle precedenti LV, R2, 91" A.P.B.A. divenute piuttosto obsolete e pertanto soppresse, ottiene subito un positivo consenso tra i piloti.
Dal punto di vista motoristico può sembrare un monomarca infatti, tranne che per qualche raro tentativo di portare in gara altri propulsori (un Fiat 2000 cc viene occasionalmente impiegato dal pilota torinese Fulvio Bertinetti), la quasi totalità preferisce utilizzare gli Alfa Romeo a restrizione. L'Autodelta (reparto corse Alfa Romeo) prende accordi con la F.I.M. ed offre ai piloti il suo motore già "marinizzato", nonché completo di collettore e tubo di scarico, a un prezzo decisamente conveniente.
Tutto questo è perfettamente in linea con la politica federale che, con una classe nazionale, vuole eliminare certe dispendiose elaborazioni dannose economicamente e complicanti sul rapporto peso potenza del mezzo. Accreditato al banco prova di 165 / 170 HP questo propulsore, montato anche sulle autovetture Alfetta GTV 2000, è il vero fiore all'occhiello della casa del "biscione".
Per quanto riguarda gli scafi, i cantieri più in voga del momento, come Lucini e Frigerio e Popoli, hanno già in fase di realizzazione alcuni nuovi tre-punti ma inizialmente non sono pochi i piloti che riciclano i vecchi e ancora validi scafi delle classi 1500 cc e 91", praticamente similari per peso e dimensioni alle nuove realizzazioni.
I racers della R3N hanno una lunghezza compresa tra i 4,40 e i 4,70 metri, il peso totale si aggira intorno ai 350 Kg. e le prestazioni, in chiave velocistica, permettono di raggiungere punte massime di 170 Km/h.
L'introduzione di questa categoria nazionale permette anche il rilancio della già esistente "sorella" R3 2000 cc che, essendo internazionale, ha come unica limitazione la cilindrata.
L'esordio ufficiale della R3N avviene sul Po a Piacenza e al nastro di partenza troviamo alcuni nomi, da sempre fedeli cultori del racer, come "Silver Shark", Aldo Ajelli, Giuseppe Mattioli, Giuseppe Invernizzi, Gino Lupi, Franco Cantando, Francesco Manfredini, Ermes Prospero e Arrigo Mazzanti.
Il Campionato Nazionale si disputa su otto spettacolari gare (due per giornata) suddivise in quattro località: oltre alla già citata Piacenza si annoverano anche Casale Monferrato, Boretto e Sabaudia.
Il cremonese Francesco Manfredini che già dalle prime gare da l'impressione di disporre di un complesso ottimamente preparato dai bravi Zoni e Speroni di Colorno (PR), si aggiudica il titolo precedendo, nella classifica finale, il pavese Aldo Ajelli (soprannominato "il Caimano del Ticino") e il milanese Franco Cantando.
Manfredini, Cantando e Prospero, durante la stagione 1973 scendono in acqua anche con gli Entrobordo Corsa Lancia Flaminia 2500 cc. Per la cronaca questo Trofeo è vinto da Ermes Prospero davanti ai piloti della M.A.M. (Motonautica Associazione Milano) Aldo Martinetto e Gian Piero Maurelli, dominatori delle precedenti edizioni.
Solo quinto in classifica generale Franco Cantando, mentre Manfredini, poco interessato a primeggiare in questa classe, raccoglie un modesto ottavo posto.
I Titoli Internazionali
Dopo il successo nel Campionato Europeo R3 2000 cc ottenuto nel 1972 dal nostro Erino Facchini, la U.I.M. assegna all'Italia l'organizzazione dei campionati (Continentale e Mondiale) per l'anno in corso.
Sul Po, a Sacca di Colorno (PR), la Motonautica Parmense vi\e una giornata di grande lustro grazie ad un pilota locale; il fuoriclasse Leopoldo Casanova vince il Titolo Europeo lottando duramente con l'altro fortissimo concorrente azzurro "Silver Shark .
Dopo le quattro manche disputate la classifica vede i due piloti a pari punteggio con due vittorie per entrambi; Casanova che per l'occasione monta sullo scafo Lucini e Frigerio un motore Alfa Romeo G.T.A.M. 4 cilindri da 220 HP appositamente fornito dall'Autodelta, si laurea campione grazie alla prova più veloce.
Il podio, tutto italiano, è completato dal terzo posto di Giuseppe Mattioli che a sua volta precede una "vecchia conoscenza" dei raceristi italiani, ovvero il francese Lucien Nugue.
Tra le novità viste in gara a Sacca di Colorno non passa inosservato il grosso catamarano, motorizzato B.M.W., con relativo gruppo poppiero Mercury del tedesco Joseph Siokler. Purtroppo però il pilota è autore di una prestazione incolore in quanto lo scafo ha più le caratteristiche di un Entrobordo Sport che di un Corsa.
Poca fortuna anche per gli altri componenti della squadra italiana; Francesco Manfredini e Paolo Santamaria lamentano seri problemi meccanici, mentre il Campione Europeo in carica della categoria, Erino Facchini, non si presenta al via.
Decisamente in tono minore lo svolgimento del Campionato Mondiale per la stessa categoria (R3) che si tiene a Peschiera del Garda (VR).
La paura di eventuali rovesciamenti, a causa della costante onda lunga presente sul lago, convince cinque piloti su sette a disertare le tre manche in programma che vedono quindi al via solamente il concorrente locale Ermes Prospero (Lucini e Frigerio-Alfa Romeo) e il francese Nugue (Molivio-Alfa Romeo).
Quest' ultimo, nel corso della prima manche vinta da Prospero, è costretto al ritiro dopo pochi giri a causa di un banale guasto al carburatore.
Nella seconda manche entrambi i contendenti non si risparmiano: per Prospero la lotta con Nugue raggiunge attimi di grande suspense e solo verso fine riesce a prevalere mettendo una seria ipoteca sul titolo. Nella terza ed ultima frazione la vittoria è di Nugue, mentre Prospero, giustamente controlla la situazione.
Il 1973 vede per l'ultima volta l'assegnazione dei titoli internazionali della classe R2 1500 cc; a Viverone si corre il Campionato Europeo. Assente il campione in carica Leopoldo Casanova, il nostro "Silver Shark", alla guida del suo Timossi-Alfa Romeo conquista, con una splendida prestazione, la corona continentale. L' azzurro, grazie a due primi posti nelle due manche iniziali e due secondi nelle restanti, precede nella classifica finale i francesi Michel Barone e Lucien Nugue e gli altri italiani Erino Facchini e Giuseppe Mattioli.
A tre settimane di distanza da questo evento si svolge, sulle acque francesi del Rodano (a Lione), il Campionato Mondiale e si assiste alla rivincita dei piloti locali.
Prendono il via undici scafi; la squadra francese schiera otto piloti: Barone, Nugue, Lemonnier, Rousset, Guantin, Vincent, Lacour e Chiorino. Sono presenti anche lo svizzero Schneider e gli italiani Facchini e Cantando. Dopo la vittoria nella manche d'apertura di Michel Barone sui nostri Facchini e Cantando, nella seconda è Cantando ad imporsi su Barone e Lemonnier; si ritirano Facchini e Nugue.
Nella manche finale scatta al comando Cantando che mantiene questa posizione fino a due giri dal termine quando un guasto al motore lo obbliga alla resa lasciando un facile successo a Barone, con Lemonnier e Chiorino a seguire. Da segnalare l'ennesimo ritiro di Facchini e Nugue.
La classifica finale del Campionato Mondiale Entrobordo Corsa classe R2 1500 cc vede pertanto vincitore Michel Barone, al secondo posto il connazionale Lemonnier e terzo il bravissimo e sfortunato Franco Cantando.
Rimanendo in tema di Campionati Mondiali, sulle acque del Lago di Paola a Sabaudia, viene assegnato quello riservato ai racers della classe R4 2500 cc
Fresco vincitore del Titolo Europeo R3, il campione parmense Leopoldo Casanova, assecondato dall'eccellente scafo del cantiere Lucini e Frigerio motorizzato Alfa Romeo "Montreal", ha la meglio sugli altri compagni di squadra (Giuseppe Dotti, Antonio Petrobelli e Luciano Bellini) e dedica la vittoria alla memoria di Leonardo Mazzoli, suo sfortunato compaesano che l'anno precedente, proprio su questo lago e nella medesima competizione, periva tragicamente.
Oltre ai piloti italiani troviamo in gara anche il francese Lucien Nugue, ormai presente in quasi tutte le categorie dell'entrobordismo internazionale che nella circostanza dispone di un vecchio scafo Angelo Molinari (appartenuto proprio a Mazzoli), restaurato e dotato di una originale e grintosa carenatura; purtroppo però la sua gara durerà solo un giro.
La cronaca in breve del campionato registra nella prima manche la vittoria di Petrobelli (Celli-Alfa Romeo "Montreal") su Casanova e Dotti.
Assente Petrobelli nella seconda manche, per problemi meccanici, è Casanova a far sua la prova davanti a Dotti e Bellini, per poi ripetersi anche nell'ultima frazione. Da segnalare, nella terza manche, il ritorno in gara di Petrobelli che però è costretto a ritirarsi nel corso del quinto giro. Sommando i tempi delle tre manches. Casanova risulta vincitore del Titolo Mondiale R4 con un distacco di oltre due minuti su Dotti.
Petrobelli che come già detto era anch'egli in gara con un propulsore "Montreal" è solamente terzo. Il Campionato Mondiale della RI 1000 cc che è anche l'ultimo titolo internazionale assegnato ad una classe Entrobordo Corsa nella stagione in corso, si disputa a Holme Pierrepoint, presso Nottingham, sull'omonimo bacino degli sport nautici e si rivela per i nostri due piloti Walter Maltinti e il Campione Europeo Giuseppe Colnaghi, una vera debacle.
Il confronto vede in acqua, oltre agli italiani, anche naturalmente i piloti britannici, presenti in modo massiccio con dodici scafi, tutti costruiti dall'inglese Noone e motorizzati Sunbeam.
Dopo aver conquistato il Titolo Mondiale nel 1972. Andrew Chesman concede il bis e si aggiudica, nelle tre manche in programma, due vittorie e un secondo posto.
Il successo inglese è completato dal secondo posto di Herbert Noone e dal terzo di John Hopwood. Per gli italiani solo il settimo posto di Maltinti (Molivio-Sunbeam) mentre Colnaghi (Noone-Sunbeam), con due ritiri e un quinto posto, occupa solo la nona posizione.
Le Gare lariane di fondo
Passando alle gare di fondo colpisce il fatto che, nel 1973, le uniche vittorie ottenute con scali entrobordo in questa disciplina sono quelle di Eugenio Molinari, nella terza edizione del Giro del Lario, e di Tullio Abbate alla Centomiglia del Lario.
Nella prima competizione Eugenio Molinari si impone alla media di 154,195 Km/h portando al debutto uno scafo di sua costruzione motorizzato B.P.M. 8000 cc, iscritto tra gli Entrobordo Sport oltre 7000 cc Si tratta di un nuovo ire-punti a scarponi bassi con coperta ampia di larga portanza e alettone aerodinamico sopra la poppa, soluzione particolarmente idonea per acque calme..." (da Vela e Motore 1973, testo di Armando Boscolo).
Il vincitore, nella classifica generale, precede lo svizzero Joseph Ulrich (Molivio B. -b Annibaie Beltrami (Abbate-B.P.M.) entrambi della classe oltre 7000 cc e Giovanni Cima (Timossi-Chrysler) della 7000 cc.
Tra i ritirati illustri del "Giro troviamo Tullio Abbate che però il 30 settembre, nella 25° edizione della Centomiglia del Lario, si prende una sonora rivincita sfruttando a pieno le caratteristiche del suo mezzo, a suo agio sulle normalmente agitate acquo del lago, in questo caso peggiorate dalle avverse condizioni meteorologiche.
Nella classifica finale Tullio Abbate che per l'occasione si avvale di uno scafo Entrobordo Sport quattro-punti di sua costruzione spinto da un B.P.M. otto litri, precede il fratello Bruno, primo di categoria tra gli Entrobordo Sport S5 5000 cc con un'imbarcazione motorizzata Holman Moody. Tra i ritirati troviamo nomi del calibro di Eugenio Molinari, Annibale Beltrami, Joseph Ulrich e Giovanni Cima.
Sul finire della stagione tornano d'attualità i record mondiali di velocità. A Lezzeno (CO), il 28 dicembre, con acque calme e, nonostante la giornata soleggiata, un freddo pungente, Eugenio Molinari attacca il suo primato mondiale di velocità degli Entrobordo Corsa classe R6 7000 cc utilizzando come sempre un tre-punti di sua progettazione e costruzione, dotato di un motore B.P.M. 7 litri.
Molinari porta il nuovo limite della categoria a 186,548 Km/h e stabilisce anche un nuovo significativo record nel fondo percorrendo le 24 miglia alla media di 156,507 Km/h.
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Stagione agonistica 1974
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