Stagione agonistica 1970


Le novità dei titoli per le classi entrobordo corsa
Dal 1970 per l'entrobordismo europeo ha inizio una nuova era. Con l'entrata in vigore del nuovo regolamento U.I.M., vengono aboliti tutti i campionati internazionali e i tentativi di record delle categorie a peso ed a restrizione.
In loro sostituzione vengono istituiti campionati internazionali per serie e classi a cilindrata. I nuovi campionati mondiali ed europei per le classi degli entrobordo corsa sono i seguenti:
- R1 1000 cc
- R2 1500 cc
- R3 2000 cc
- R4 2500 cc
- 91" A.P.B.A.
- R5 5000 cc
- R6 7000 cc
- 7 litri A.P.B.A.

In Italia le classi racers che nel 1970 concorrono alla conquista dello scudetto tricolore sono due: la LV 1300 cc che, a differenza degli anni precedenti non disputa più campionati internazionali, e la R4 2500 cc (che è la ex LZ).

Per gli entrobordo corsa Lancia Flaminia 2500 cc continua ad essere organizzato un trofeo monomarca. Per le categorie dove non si raggiunge un numero minimo di concorrenti partecipanti, in particolare nei racers della R2 1500 cc e nei 91" A.P.B.A., ai singoli vincitori vengono assegnate delle targhe F.I.M.


L'ultima competizione di Marchisio
La stagione motonautica del 1970 vede lo svolgimento, sulle acque del Po a Cremona, del campionato mondiale per i grossi racer (ex KD), ma racchiusi ora nella nuova sigla 7 litri A.P.B.A. (American Power Boat Association). Tuttavia, la nuova formula non rivitalizza una classe ormai giunta al capolinea. Come già avvenuto in passato va in scena un mondiale che di vero ha solo la titolazione. La lotta è ristretta tra i soli quattro piloti che compongono la squadra nazionale. In lizza, troviamo i fratelli cremonesi Gino e Franco Lupi, il primo su uno scafo Timossi, il secondo con un Celli, entrambi spinti dal potente motore B.P.M. da 7000 cc. Gli altri due concorrenti sono il campione mondiale 1969 della KD, Gianluigi Crivelli ed il campione europeo KD 1969, Ermanno Marchisio; entrambi dispongono di scafi Timossi-Maserati V8 da 6400 cc. Il titolo, come sempre, viene assegnato pere somma dei tempi delle tre prove. Lo strapotere del motore Maserati, ancora una volta, riesce ad avere la meglio sul B.P.M. Con tre primi posti di manche è netta la superiorità di Marchisio nei confronti di Gino Lupi, di Franco Lupi e di Crivelli, terminati nell'ordine nella classifica finale del campionato. Per il grande Marchisio questa sarà l'ultima apparizione in gara: dopo questo ennesimo titolo conquistato decide di ritirarsi dalle competizioni.

Qualche anno dopo, nel 1975, a seguito di un tragico incidente automobilistico, il nostro campione metterà fine alla sua esistenza.


Le vittorie di De Angelis
Nel 1970 i nostri piloti dominano la scena internazionale conquistando quattro campionati mondiali e altrettanti europei, sempre nelle classi racers. Per l'Alfa Romeo Corse, ancora una volta impegnata nella fornitura dei motori, questo è un'altro anno all'insegna di grandi soddisfazioni.

Per quanto concerne le classi corsa, il marchio del biscione ottiene un ricco palmares di vittorie: tre campionati mondiali, tre campionati europei, due campionati italiani ed un campionato francese, oltre ad innumerevoli primati di velocità, fondo e durata.

Il campionissimo Giulio De Angelis è il vero mattatore della stagione, poiché si aggiudica sia il titolo mondiale degli entrobordo corsa 91" A.P.B.A., corso sulle acque del Tagliamento a Lignano, che l'europeo corso sul Po a Boretto.
Nel mondiale l'asso romano, con il suo scafo A.Molinari-Alfa Romeo Raineri, fa sue le prime due manche, totalizzando oltre un minuto di vantaggio su Orfeo Maltinti, a cui lascia la vittoria nella terza prova conclusiva, accontentandosi del terzo posto che, comunque, gli vale il titolo. Terzo in classifica il francese Nugue, quarto Dalmas, quinto Casanova, favorito alla vigilia, ma costretto all'abbandono nella seconda manche a causa della rottura del suo potente Alfa Romeo Autodelta.

A Boretto, De Angelis domina l'intero lotto degli avversari: gli italiani Casanova, Orfeo Maltinti, Dalmas e Foresti e tutta la squadra francese formata da Nugue, Barone, Casset e Burgraff. Vince, infatti, tutte e quattro le manche.

Al di là dell'indiscutibile performance del campione romano, bisogna constatare che, in entrambi i campionati della 91" A.P.B.A., l'avversario più pericoloso, Leopoldo Casanova, subisce rotture di ogni genere: ad esempio l'incendio divampato al propulsore che ha parzialmente danneggiato l'imbarcazione durate il campionato europeo. Anche il campionato europeo della 91" A.P.B.A. vede classificati, per quanto riguarda le prime tre posizioni, De Angelis, Maltinti ed infine Nugue.

Il pilota romano non si accontenta: a queste grandi vittorie aggiunge anche il titolo continentale, nella classe R2 1500 cc, dominando con il suo racer Molivio-Alfa Romeo la gara di Sesto Calende. Risulta di rilevo anche la prestazione di Orfeo Maltinti giunto, ancora una volta, secondo; ricordiamo, inoltre, la bella gara di Franco Foresti, terzo classificato. La squadra francese, presente a Sesto Calende con quattro piloti, Casset, Nugue, Rousset e Barone, è apparsa ben preparata sotto l'aspetto tecnico. Per loro, già prima della gara, vengono riscontrate delle anomalie ai tubi di scarico con conseguente frettolosa modifica.

Tra le novità da segnalare, in campo motoristico, vi è il Renault Gordini R8 montato sulla barca di Michel Barone che, però, delude le aspettative.

Per Giulio De Angelis l'annata si chiude con un altro importante trofeo: per la terza volta in carriera la Chevron Oil italiana gli assegna il premio "Sportsman dell'anno", riconoscimento attribuitogli già nel 1965 e nel 1969.


Gli altri campionati mondiali ed europei
Dopo aver sfiorato, in passato, l'alloro mondiale per il parmense Ercole Aliani finalmente è arrivato il grande giorno: a Sesto Calende, infatti, vince il titolo della classe R4 2500 cc avendo la meglio su Franco Lupi, Ottone e Dondi. Assente il detentore del titolo, Antonio Petrobelli, in questa sfida la sfortuna tocca Libanori: dopo essere balzato al comando nella prima delle tre manche, un problema meccanico (rottura di un giunto), lo costringe a desistere. Tra i ritiri, segnaliamo anche quello di Casinghini di Foresti e di Joseph Ulrich, unico concorrente straniero in gara.

Aliani concede il bis, imponendosi anche nell'europeo corso ad Omegna sul lago d'Orta. Il pilota ingaggia un duello appassionante con Antonio Petrobelli, tutto giocato sul filo dei decimi di secondo. Con il suo Celli-Alfa Romeo Raineri riesce ad avere la meglio grazie alla prova più veloce: dopo le quattro manche disputate, infatti, i due piloti si trovano appaiati, in classifica, con identico punteggio. Peccato che anche in questo campionato la presenza straniera sia limitata al solo elvetico Joseph Ulrich che, oltretutto, si dimostra poco competitivo.
Ad Omegna ritorna in lizza Fortunato Libanori che, quest'anno, ha varato un programma ridotto che lo vede disputare solo il mondiale e l'europeo, di cui è detentore. Per il campione, purtroppo, questa è decisamente un'annata negativa: durante le prove chiede forse troppo al proprio mezzo ed un irreparabile guasto meccanico lo costringe ad una resa anticipata. A fine stagione, Libanori, annuncia il ritiro definitivo dalle corse.

A Bracciano, sull'omonimo lago, arriva la gloria anche per il milanese Orfeo Maltinti che conquista il titolo mondiale per i racers della classe R2 1500 cc. Presenti alla competizione abbiamo gli italiani De Angelis, Casanova, Roda, Foresti e Maltinti, poi l'italo americano Rolla ed, infine, i francesi Barone, Nugue, Burgraff e Rousset. Questo campionato si rivela decisamente combattuto, con l'iniziale exploit di Casanova che si aggiudica la prima manche, precedendo Rolla, Roda e Maltinti. Nella seconda manche Casanova è in difficoltà e Maltinti si impone su De Angelis (risolti, in parte, i problemi della prima manche) e Casanova. Nell'ultima prova si assiste alla vittoria di De Angelis su Maltinti e Nugue. La classifica finale premia la corsa regolare di Orfeo Maltinti., al secondo posto troviamo Nugue, al terzo Rolla, al quarto De Angelis e quinto Casanova.

Scarsa fortuna ha, invece, la spedizione del nostro Carlo Casalini al mondiale R1 100 cc svoltosi a Rochlitz in Germania, sulle acque del fiume Zachopan. Caslini è l'unico italiano presente ed è in acqua con uno scafo Celli-Helvetia: egli conquista solamente un modesto settimo posto nella graduatoria finale. Il titolo mondiale è appannaggio del tedesco Konrad Von Freyeberg, il quale fa suo anche l'europeo in una gara disertata dai nostri piloti.


Le competizioni nazionali ed i record
In campo nazionale, dopo una stagione non esaltante, Leopoldo Casanova si aggiudica, con grande merito, il tricolore racer LV 1300 cc e la targa F.I.M. nella classe R2 1500 cc, alla cui competizione partecipano un numero assai ridotto di concorrenti. Nel campionato italiano della classe R4 2500 cc si assiste alla rivincita di Antonio Petrobelli su Aliani: il pilota padovano riesce, infatti, a collezionare ben sette primi posti sulle otto prove previste in calendario.

Nel trofeo Flaminia, riservato agli entrobordo corsa Lancia 2500 cc, Gianpero Maurelli si impone sull'altro portacolori della M.A.M. di Milano: il sempre tenace Aldo Martinetto.

Non si può terminare la disamina della stagione 1970 senza parlare dell'ottima prestazione ottenuta nel Raid Pavia-Venezia da Roberto Brunelli. Dopo la vittoria di Carlo Rasini nella stagione 1969, con uno scafo tre punti Angelo Molinari spinto da un potente Mercury fuoribordo, Brunelli, sul suo entrobordo corsa della classe R°° (scafo Timossi motore B.P.M. Vulcano 8 cilindri a V di 8200 cc con quattro carburatori a doppio corpo per una potenza di 450 HP), riporta al successo un racer assicurandosi la vittoria assoluta nell'edizione numero trenta. Brunelli realizza, sui 390 km di gara, la media di 145,854 km/h, impiegando un tempo di 2h40'22" per completare il percorso. Il pilota di Zibello (PR) vince anche la Coppa d'oro Theo Rossi di Montelera, grazie alla media di km/h 165,604 fatta registrate sul tratto cronometrato Isola Serafini-Revere; anche Vincenzo Balsamo si aggiudica il trofeo per la media più elevata.

Il 1970 passa agli archivi come uno tra gli anni più significativi per i record mondiali di velocità conseguiti da alcuni dei nostri piloti più rappresentativi. Cito, ad esempio, Franco Foresti che, a Sabaudia, a bordo del suo tre punti Timossi, azionato da un superbo motore BMW 6 cilindri in linea 250 HP, ottimamente preparato da Romeo Ferraris (famoso preparatore di propulsori in campo automobilistico), stabilisce il nuovo primato mondiale di velocità per la classe R4 2500 cc con km/h 211,02. Sulla medesima base misurata anche Leopoldo Casanova, nella classe 91" A.P.B.A., con il suo scafo Molivio-Alfa Romeo, ferma il cronometro sull'eccezionale velocità di 203,46.

Durante l'annata, un triste destino si accanisce su due dei nostri raceristi. Sulle acque della laguna veneziana, Giuseppe Perziano rimane vittima di un incidente mortale mentre sta provando il suo entrobordo corsa. Stessa sorte tocca a Gianmarco Cighetti, a Sabaudia, durante un tentativo di record per i racers della classe R2 1500 cc


Stagioni agosistiche entrobordo
Stagione agonistica 1971