Stagione agonistica 1955


Dopo il 1954, anche nel '55 l'U.I.M. non assegna il titolo mondiale per i racers della 800 kg e lo stesso dicasi per il titolo continentale della classe 2800M cc. Per quanto concerne gli scudetti tricolori, nel '55, ritroviamo vincitore nei racers di 1500 cc Flavio Guidotti, mentre nella 2800M il padre Liborio succede ad Ezio Selva; quest"ultimo vince per la seconda volta, dopo quattro anni, l'affascinante Coppa dell'Oltranza con la nuova media di km/h 138,581.


Le competizioni statunitensi
Sul finire dell'annata e l'inizio del '56, Ezio Selva si reca in Florida per partecipare ad alcune prestigiose manifestazioni: la giornata dei record su miglio a Hollywood, indetta dalla A.P.B.A., la Orange Bowl Regatta a Miami e la "Coppa del Governatore" a Fort Lauderdale. Il 28 dicembre 1955 il nostro campione si presenta con il suo nuovo Moschettiere, costruito da Timossi e motorizzato Alfa Romeo 1500 compressore bistadio, sulla base cronometrata ricavata nello stretto canale di Hollywood. Le difficoltà iniziali, dovute alle avverse condizioni atmosferiche causate dalla pioggia e dal forte vento, inducono Selva a rinunciare al primo dei tre tentativi previsti. A distanza di poche ore, con una situazione climatica nettamente migliore, Selva si lancia nel secondo tentativo ed è subito record! Con una velocità, nel tratto ascendente, di 139,835 miglia/h e nel discendente di 144 ed una media delle medie di 141,767 miglia/h, il nostro campione conquista il nuovo primato assoluto sul miglio per la classe racers 800 kg. L'eccezionale impresa viene esaltata da mass media statunitensi alla quale dedicano ampi resoconti e dando il giusto riconoscimento al pilota e al suo bolide Made in Italy. Il record di Selva è, come si è detto, riconosciuto dalla A.P.B.A. (American Power Boat Association) per la classe racer 800 kg sulla base del miglio marino; per l'Europa, invece, rimane sempre Franco Castoldi il detentore della più alta velocità sul km, stabilita nel 1953 a Sarnico.

Da Hollywood Selva si reca a Miami dove, il 1 gennaio '56, insieme al suo racer si preparano alla Orange Bowl Regatta. La gara è, come sempre, prevista sulla distanza di 3 manche e la vittoria finale è assegnata conteggiando i punti di ciascuna manche. La competizione vive sul duello tra l'italiano ed il preparatissimo americano Lauterbach. Con una manovra di alta scuola, Selva supera l'avversario all'interno dell'ultima boa passando vincitore sul traguardo. Ottenuto il successo, per il nostro pilota arriva la "doccia fredda": la giuria assegna, infatti, la vittoria a Lauterbach sostenendo che Selva avesse saltato una boa, cosa peraltro non vera, nel corso del primo giro. Le boe formate da un solo pneumatico, di vettura americana, oltretutto non regolamentari, erano già state oggetto di critica prima della gara anche da pilota americano Luis Nuta, ma per la giuria non andavano modificate. Dopo lunghe discussioni, gli organizzatori accettano il reclamo inoltrato da Selva e anche dalla U.I.M., ammettono il proprio errore restituendo la prima posizione all'azzurro. Anzi, si provvede ad aggiungere, ad ogni boa, un ulteriore pneumatico fissandoci sopra anche una ben visibile bandierina. Nella seconda manche Selva è ancora in testa: partendo dalla terza posizione iniziale riesce a recuperare e a vincere con distacco su Lauterbach. Nella terza ed ultima frazione di gara, quando ormai tutti danno per certa la vittoria dell'italiano, la sfortuna ci mette lo zampino: Selva, dopo una difficoltosa partenza, si porta dalla sesta posizione alla seconda, ma nonostante cerchi di avvicinarsi a Lauterbach, conclude la prova dietro l'americano. Gli spettatori, ammirati dalle performance ottenute dal pilota italiano, si chiedono cosa abbia rallentato il suo velocissimo Moschettiere. Una volta alzato lo scafo, il "il corpo del reato" si materializza: infatti si riscontra che una pala dell'elica si era incrinata, probabilmente a causa dell'urto con qualche detrito. Ecco spiegato perché, purtroppo, Selva vedeva sul contagiri un regresso di potenza dei giri motore.

La Orange Bowl Regatta viene assegnata a Lauterbach, in gara con uno scafo progettato dall'ing. Portsmouth di tipo Hydroplane spinto da uno Chevrolet di 4500 cc a 3 carburatori. Secondo classificato, Ezio Selva, il quale può in parte consolarsi nel ritenersi moralmente il vincitore della gara.

Domenica 8 gennaio '56 Selva, dopo aver sostituito sul Moschettiere il propulsore con quello di scorta, scende in acqua a Fort Lauderdale per la "Coppa del Governatore della Florida", riservata ai racers con motori 4,5 e 7 litri. Su di un circuito di circa un miglio e piuttosto stretto, delimitato ai lati dei rettilinei da muraglioni con 3 boe per virata, prendono il via dieci scafi sulla distanza di 8 giri. Selva si trova leggermente in difficoltà sulle acque che quel giorno erano abbastanza mosse e a causa della sostituzione dell'elica incidentata nella gara di Miami: infatti l'elica viene cambiata con una con più passo che probabilmente non si può considerare ideale per quel tracciato. Con una folgorante partenza, è Stu Wilson a prendere la testa della gara, con George Smith e Selva rispettivamente in seconda e terza posizione.
Alla rimonta di Ezio Selva e in particolare al sorpasso da manuale operato ai danni di Smith, viene dato risalto nel resoconto pubblicato sulla rivista nautica "Vela e motore", a firma di Carlo Pagliano che oltre ad esserne l'inviato, è pure presente un qualità di pilota nella classe fuoribordo, nonché in qualità di osservatore per conto della F.I.M. Ecco un frammento dell'articolo: "…Per ben quattro giri il concorrente Smith, con manovre non molto sportive, ostacola e ritarda la rimonta di Selva che, trovando infine un corridoio fra i muraglioni e questo concorrente, vi si getta disperatamente riuscendo a superarlo. Dal quarto al sesto giro il ‘Moschettiere', osando oltre i limiti, rasentando le rive, in un duello veramente appassionante e con il pubblico entusiasmato per l'intrepida lotta, si affianca al primo e nella curva dopo il traguardo riesce a superarlo. In quell'attimo il concorrente Smith viene sbalzato dallo scafo e finisce in acqua fuori dal circuito…".
Sia Smith che Wilson, entrambi vittime di incidenti, rimediano fortunatamente solo lievi contusioni, in particolare Wilson subisce anche un forte choc. Tra il tripudio generale Selva si invola a vincere la corsa e a portare in Italia la grande "Coppa del Governatore della Florida". Per regolamento la coppa rimane per un anno in possesso del vincitore, poi viene riconsegnata agli organizzatori per una nuova edizione.


Il Raid Pavia-Venezia
Al 15° Raid Pavia-Venezia, seconda vittoria assoluta consecutiva di Augusto e Camilla Cometti. I fratelli veronesi concedono il bis riportando al successo il loro scafo 3 punti Abbate-B.P.M. facendo segnare un tempo di 4h 11' 10" e una media di km/h 97,224 conquistando anche la coppa d'oro Theo Rossi di Montelera per la velocità più elevata nel settore cronometrato Piacenza-Cremona, con km/h 126,834. Dietro ai vincitori si classifica l'equipaggio Rivolta-Molli (vincitori dell'edizione del 1953) su di uno scafo Timossi-B.P.M.


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Stagione agonistica 1956