Stagione agonistica 1947-1948


Viene indetto il primo e unico titolo italiano della nuova classe entrobordo SA 450 chili con la vittoria di Achille Castoldi nel 1948. L'U.I.M. ne istituisce anche il campionato mondiale. "Questa classe ha ereditato la tradizione dei campionati prebellici riprendendo la regolamentazione della corsa per scafi a peso, sola variante svolgimento su tre prove, disputate nella stessa giornata invece di una e classifica finale per somma di tempi", da almanacco F.I.M. 1963.
La motonautica italiana così si fregia del primo titolo internazionale del dopoguerra.

Achille Castoldi per la seconda volta in carriera vince un titolo mondiale: nella circostanza iscrive il proprio nome nell'albo d'oro della neonata classe entrobordo corsa 450 chili. Un successo ottenuto gareggiando contro un nutrito schieramento di avversari, purtroppo solo italiani, quali Verga, Casalini, Dall'Oglio e Castiglioni Gianfranco. Assieme con i 450 chili scende in gara anche l'800 KG di Leto di Priolo facendo corsa a se. Vi è comunque da sottolineare che in Europa solo i nostri piloti sono in possesso di scafi di 450 chili ben realizzati, all'avanguardia anche per accorgimenti tecnici come la trasmissione poppiera in linea con le nuove esigenze. Inoltre avendo in dotazione motori sovralimentati sono capaci di raggiungere medie elevate anche su circuiti di breve lunghezza.

Achille Castoldi partecipa anche come unico italiano tra i 22 concorrenti alla XIV "GOLD CUP", massima manifestazione motonautica americana paragonabile come fascino alla 500 miglia automobilistica di Indianapolis.
La gara riservata a grossi scafi entrobordo di cilindrata illimitata si svolge su un circuito della lunghezza di 4500 m a forma di pera sul lago di Michigan davanti a Detroit; assistono alla manifestazione 350000 spettatori, tra loro anche moltissimi italiani residenti in Detroit venuti per tifare il pilota azzurro.
Il nostro campione si avvale di un nuovo racer senza limitazione il "Santambrogio" varato dai cantieri Picchiotti e spinto da un Alfa Romeo d'aviazione di 1650 CV.
Dei 22 partecipanti raggruppati in due batterie di 11, Castoldi viene inserito nella prima che vede, dopo un veloce inizio al comando di Guy Lombardo con Castoldi e Visel a seguire. Alla boa però avviene un incidente, Guy Lombardo per la improvvisa rottura del fondo della sua imbarcazione (tempo VI) si rovescia subendo la frattura del braccio sinistro.
Castoldi toglie gas e lentamente passa vicino al pilota ferito per cercare di essergli di aiuto, ma le lance di salvataggio tempestivamente sono già all'opera per il recupero dello sfortunato campione italo americano, mentre il comportamento del pilota italiano è ben apprezzato dall'ambiente.
La gara nel frattempo continua e per poco non si assiste ad un altro incidente quando i piloti Visel, Arena e Perry due da una parte e uno dall'altra superano Castoldi rischiando di finire tutti in collisione.
Nonostante che le acque mosse che raggiungono al centro lago onde alte un metro, Castoldi, dopo essersi liberato di Perry e Arena, si porta nella scia del velocissimo scafo "Hurricane" di Visel, accusa nel corso del 5° giro un cedimento strutturale.
Svanisce così il sogno di vedere un azzurro vincente in questa competizione dopo il famoso e unico successo italiano di Theo Rossi di Montelera nel 1938.
Le condizioni sempre più critiche del moto ondoso determina una severa selezione degli scafi.
A chiudere la prima batteria troviamo solo due concorrenti: il vincitore Harru Linn su "La Hala" alla media di Km/h 88 e "Sister Synn" di Jack o'Mara.
Oltre a Lombardo e Castoldi pure Arena Perry e Visel e altri 4 concorrenti sono affondati.

La seconda batteria se l'assicura Danny Foster e il suo "Miss Great Lakes" davanti al "Miss Frostie" di Warrens Avis, ma come nella precedente si registra un'altra serie di ribaltamenti.

Si arriva alla prova finale con la presenza in acqua di solo quattro piloti.
Warrens Avis, Danny Foster, Harry Linn e Jack'O Mara: alla fine a prevalere è Danny Foster e il suo "Miss Great Lakes" azionato daun propulsore V 12 Allison. Foster si aggiudica la Gold Cup (bissando il successo dell'edizione del 1947) precedendo nella classifica finale Warrens Avis. Gli altri due concorrenti sono costretti al ritiro.
Ritornando ad occuparci di Castoldi, nel 1948 il pilota milanese suggella altre imprese: il record mondiale di velocità della classe entrobordo corsa 450 chili che, da lui stesso detenuto, lo eleva a Km/h 134,328.

Inoltre, con il ritorno della Coppa dell'Oltranza, si aggiudica a Gardone l'ambito trofeo stabilendo la velocità di Km/h 101,500 iscrivendo il proprio nome come primo vincitore della Challenge D'Annunziana.


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