Stagione agonistica 1929
Nasce il Raid motonautico Pavia-Venezia. Da un'idea dell'ing. Vincenzo Balsamo si deve la nascita della più lunga corsa motonautica del mondo con i suoi 432 km di percorso fluviale-lagunare.
La prima edizione, organizzata dalla sezione motonautica nella Lega Navale di Milano, risale al 9 e 10 giugno del 1929. Successivamente, e più precisamente dal 1934, è l'Associazione Motonautica Pavia ad organizzarla. Dopo la sua interruzione, causata dagli eventi bellici, la corsa riprende a partire dal 1952, sempre per merito dell'Associazione Motonautica Pavia che ancora oggi la organizza.
Questa affascinante maratona ha da sempre visto concorrere diversi tipi di imbarcazioni con classifiche parziali per ogni categoria. Il vincitore assoluto deve chiaramente effettuare l'intero tracciato nel minor tempo.
Tra le particolarità del Raid si ha, tra il 1930-1939, la partecipazione di idroscivolanti ovvero scafi con elica aerea. Sul finire degli anni '50, è prevista la presenza di scafi con un solo pilota a bordo.
Il percorso del Raid prevede la partenza a Pavia in Ticino, poi al Ponte della Becca (alla confluenza del Ticino con il Po) i concorrenti iniziano la gara vera e propria, fino al traguardo finale di Venezia.
Nella sua lunga storia, inizialmente l'arrivo della corsa era in prossimità di Piazza S. Marco, con pontoni attrezzati di tribune prospicienti la riva, di fronte ai giardinetti reali. In seguito, con l'aumentare del traffico acqueo, venne spostato dapprima a S. Elena dove per alcuni anni si tenne anche una importante mostra della cantieristica veneziana.
Sono gli anni in cui numerosi artigiani e costruttori locali di scafi nascono in quantità "industriale". Come non menzionare su tutti i Celli, Telaroli, Scarpa, nomi illustri che legarono il loro successo agli scafi racer degli entrobordo corsa.
Ma vanno anche ricordati i Della Pietà, con i loro vincenti monocarena e i Simionato, Bote, Pericle, Amadi, Giuponi, Moschettiere ecc…
Negli anni a venire a Venezia, o almeno ai suoi amministratori, parve non interessare più di tanto la manifestazione così si decise di fermare la gara a Molarocco per poi farla terminare a Chioggia.
A differenza del passato il percorso del Raid è diviso in tre parti: la prima va dal Ponte della Becca all'Isola Serafini dove è situata una conca di navigazione per saltare la briglia della centrale idroelettrica locale. La seconda, dall'Isola Serafini a Boretto dove gli equipaggi possono effettuare, oltre al rifornimento, anche eventuali piccole riparazioni in tempo neutralizzato. Infine, l'ultimo tratto da Boretto a Voltagrimana, dove si trovano le chiuse che immettono nel canale di Valle, ex canale Vittorio Emanuele III. Qui, a termine della gara cronometrata, resta solo l'ultima passerella, passando per Brontolo e Chioggia, sino ad entrare in laguna percorrendo il canale allacciante, quello di Molarocco e l'Orfano, e si giunge a Venezia, dove per essere classificati si deve comunque arrivare.
Nelle edizioni fin qui disputate si sono registrate un maggior numero di affermazioni assolute di scafi con motore entrobordo.
Nel 1929, viene organizzata un'importante manifestazione sulla laguna veneziana, dove a sfidarsi con i piloti italiani vi sono anche statunitensi e britannici alla guida di scafi a categoria senza limitazione. Un nome su tutti quello del primatista americano Gar Wood, giunto da oltreoceano con lo stesso scafo, Miss America VII, utilizzato per stabilire il nuovo record mondiale di velocità assoluta sull'acqua con km/h 149,352.
La gara veneziana non vede imporsi Gar Wood, ma il britannico Sir Henry Segrave ed il suo scafo monocarena Miss England, realizzato dalla British Power Boat e spinto da un propulsore Scripps-Detroit. Segrave ottiene l'eccellente media di poco inferiore ai 149 km/h.
Nella circostanza è presente in gara un'imbarcazione italiana: il Cabac che altro non è che un racer della classe 12 litri costruito dal cantiere ligure Baglietto, con motore Carraio che però non può contrapporsi alla maggiore potenzialità esibita dagli scafi dei piloti anglo-americani.
Il 26 ottobre 1929 il conte Theo Rossi di Montelera, su Montelera, uno scafo Celli con motore Isotta Fraschini 12 litri siglato Asso M.12, realizza il record nazionale di velocità assoluta per entrobordo sulla base misurata di Villa Olmo-Villa Dozzio, raggiungendo la media del miglio marino di km/h 106,165. Il giorno dopo viene indetta ed organizzata la prima riunione motonautica del Garda a Gardone Riviera.
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Stagione agonistica 1930
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